Corso di Cinema: i grandi registi a Voghera

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Corso di Cinema: i grandi registi a Voghera

Monografie sui grandi registi della storia del cinema

Il cinema secondo Alfred Hitchcock

Un viaggio dentro i principali capolavori di Alfred Hitchcock – da Notorius a L’altro uomo, da Caccia al ladro a La finestra sul cortile, da L’uomo che sapeva troppo a La donna che visse due volte, da Intrigo internazionale a Psyco, da Gli uccelli a Frenzy – alla ricerca dell’essenza del suo cinema, seguendo il celebre libro-intervista di François Truffaut e il filo rosso di temi, forme e ossessioni.

Il cinema secondo Clint Eastwood

Dai ruoli leggendari del pistolero senza nome in Per un pugno di dollari e del poliziotto più carogna della storia in Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! fino ai capolavori della maturità (Mystic River, Million Dollar Baby, Gran Torino), un viaggio nella filmografia di Clint Eastwood, l’attore-regista che più di ogni altro ha incarnato l’essenza del cinema americano moderno. Un autore imprevedibile ed eclettico, dal respiro classico, che ha raccontato il fascino e le contraddizioni dell’America spaziando con occhio critico e crepuscolare lungo i suoi principali generi, dal western (Lo straniero senza nome, Il texano dagli occhi di ghiaccio, Gli spietati), al melodramma (I ponti di Madison County), dal thriller politico (Potere assoluto) al film di guerra (Flag of Our Fathers, American Sniper).

Il cinema secondo David Lynch

Dall’esordio di Eraserhead – La mente che cancella, il film che Kubrick amava proiettare nel suo castello, al deragliamento psico-narrativo di INLAND EMPIRE, un viaggio nel mondo visionario di uno dei più controversi e geniali cineasti del nostro tempo. Dal fascino della mostruosità (Elephant Man, Dune) al mondo notturno del rimosso (Velluto blu, Cuore selvaggio), dalle aberrazioni spaziotemporali di un dittico memorabile (Strade perdute, Mulholland Drive) al regno del perturbante, dove tutti i temi e le ossessioni di Lynch convergono: Twin Peaks, con la memorabile serie televisiva e lo sfortunato, straordinario prequel Fuoco cammina con me, aspettando l’imminente, attesissimo sequel.

Il cinema secondo i Fratelli Coen

Da Blood Simple a Crocevia della morte, da Barton Fink a Fargo, da Il grande Lebowski a L’uomo che non c’era, per arrivare a Non è un paese per vecchi, Burn After Reading e A Serious Man, un viaggio dentro i capolavori di Joel e Ethan Coen, i fratelli terribili del cinema contemporaneo: uno sguardo lucido e disincantato sulla cultura americana, la stupidità dell’uomo e le beffe del destino raccontati con il gusto della contaminazione e del paradossale, tra senso del grottesco e umorismo beffardo.

Il cinema secondo Martin Scorsese

Un corso che segue le stagioni di uno dei registi più indipendenti di Hollywood.
In occasione dell’uscita dell’ultimo, attesissimo The Irishman con il suo cast mozzafiato (Robert De Niro, con cui ha lavorato in ben nove film, Al Pacino, Harvey Keitel, Joe Pesci), il corso dedicato a Martin Scorsese esplora i capolavori metropolitani del regista italoamericano, uno dei nomi più importanti e conosciuti della moderna cinematografia, protagonista della New Hollywood come del postmoderno. Da Mean Streets a Taxi Driver, da Re per una notte a Fuori orario, da Quei bravi ragazzi a Casinò, da The Departed a The Wolf of Wall Street – due tra i titoli più riusciti del fertile sodalizio con Leonardo DiCaprio – si mescolano senza soluzioni di continuità i temi principali del cineasta newyorkese (la colpa e l’espiazione, la violenza individuale e quella urbana), il suo amore per il cinema, lo stile arioso e nervoso, iperrealistico e tambureggiante.

Il cinema secondo Quentin Tarantino

È in assoluto il cineasta che ha più influenzato il cinema contemporaneo, diventando nel giro di pochi anni e di una manciata di film un fenomeno di massa e un punto fermo dell’immaginario collettivo. Dopo Le iene e Pulp Fiction il cinema non sarebbe più stato lo stesso, e Quentin Tarantino, il talento ribelle e compulsivo che s’ispira a Godard e De Palma come alla blaxploitation, al cinema di arti marziali, ai cartoon o ai film italiani di genere e di serie B, sarebbe diventato l’icona di una poetica postmoderna onnivora, virtuosistica e immaginifica, a suo agio sia con la complessità della visione sia con la ricchezza dei dialoghi, stupendamente logorroici e scoppiettanti d’invenzione e humour. Il corso esplora la filmografia del più amato e saccheggiato cineasta del presente da Le iene a Bastardi senza gloria, passando per Pulp Fiction, Jackie Brown, i due volumi di Kill Bill e Grindhouse – A prova di morte.

Il cinema secondo Roman Polanski

Apolide, talentuoso, controverso: Roman Polanski è stato dei pochi grandi cineasti degli anni Sessanta a mantenere inalterato fino a oggi il proprio status di autore graffiante e carismatico. Il corso si addentra nei “film da camera” del regista, dove il “setting” degli interni assume un dirompente valore psicologico, tra dissociazioni mentali e crisi familiari. Tanto gli appartamenti (quello parigino di Repulsion e dell’Inquilino del terzo piano, quello newyorkese di Rosemary’s Baby e di Carnage o quello sudamericano della Morte e la fanciulla), quanto le cabine da crociera di Luna di fiele o il teatro di Venere in pelliccia diventano i luoghi di un gioco al massacro tra le pulsioni individuali e le istanze della società, tra il rimosso della coscienza e il deragliamento della psiche, tra le ferite dell’inconscio e le trappole della vita.

Il cinema secondo Stanley Kubrick

Dal “noir a orologeria” di Rapina a mano armata al viaggio notturno di Eyes Wide Shut, passando per la trilogia sulla guerra (Orizzonti di gloria, Il dottor Stranamore, Full Metal Jacket), l’allucinatorio pamphletdi Arancia meccanica, l’affresco di Barry Lyndon, la metafisica di 2001 e Shining, un viaggio dentro i temi e le forme di uno dei più grandi registi della storia: il tempo e l’eterno ritorno, il labirinto e la simmetria, il conflitto tra logica e irrazionalità, il rapporto tra violenza privata e violenza istituzionale, il XVIII secolo, il contrappunto audiovisivo…

Attraverso un’antologia “parallela”, il corso metterà in contatto tra loro i film seguendo il filo rosso delle interne analogie.

 

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